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Sistema Informativo Excelsior - On line i risultati dell'indagine relativa all'anno 2017

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pubblicato il 03/08/2017 13:00, ultima modifica 23/01/2018 10:10

Indagine Excelsior sulle prospettive dell'occupazione nelle imprese e sulla richiesta di profili professionali realizzata dal sistema delle Camere di Commercio - Anno 2017

Sistema Informativo Excelsior - On line i risultati dell'indagine relativa all'anno 2017

Immagine Sistema Informativo Excelsior

Il Sistema Informativo Excelsior, realizzato da UNIONCAMERE, in accordo con l'ANPAL e con la collaborazione locale delle CAMERE di COMMERCIO, ha l'obiettivo di monitorare le prospettive dell'occupazione nelle imprese, attraverso il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese stesse.

A vent'anni dalla sua nascita, si conferma una delle fonti più utilizzate per seguire le dinamiche quali-quantitative della domanda di lavoro. I risultati dell'indagine possono quindi fornire indicazioni utili per il mondo della formazione, dell'orientamento e per la programmazione di politiche attive del lavoro, mettendo a disposizione informazioni di dettaglio utili alle azioni di matching tra domanda e offerta di competenze.
L'universo di riferimento del Sistema informativo è costituito dalle imprese dei settori industriali e dei servizi con addetti dipendenti; tra le innovazioni apportate nel 2017 e  che hanno avuto maggiore impatto nel trattamento delle informazioni, sono da evidenziare quelle relative all'adozione di un nuovo metodo di rilevazione dei dati presso le imprese, interamente basato sul WEB e di un più stretto collegamento con i flussi dei dati derivanti dalle fonti amministrative ufficiali, in particolare dalla fonte INPS, ormai integrata nel Registro Imprese da diversi anni.   L'evoluzione della metodologia di rilevazione ha riguardato sia la cadenza, sia le modalità di somministrazione del questionario da compilare da parte delle imprese-campione, passando dalla precedente e più tradizionale metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interview) a cadenza trimestrale/annuale, ad una più flessibile ed innovativa rilevazione CAWI (Computer Aided Web Interview) a periodicità mensile ed in più con l'assistenza sul territorio da parte delle Camere di Commercio locali, soprattutto per le imprese di maggiori dimensioni.
A seguito di queste innovazioni metodologiche, l’analisi dei dati quantitativi qui presentati non consente di effettuare confronti con i periodi precedenti.

  

Alcuni risultati dell'indagine annuale in provincia di Ravennaper l'anno 2017,  il 68% delle imprese ravennati, con almeno un dipendente e dei macro-settori industria e servizi, ha previsto  39.360 entrate, che formalizzeranno nel 56% dei casi con contratti a tempo determinato (anche a carattere stagionale), nel 12,3% a tempo indeterminato e nel 20,3%  con altra tipologia di contratti alle dipendenze; la rimanente percentuale rappresenterà contratti in somministrazione e forme di collaborazione non dipendente. 

Le entrate programmate si concentreranno per il 65,3% nel settore dei servizi e, per quanto riguarda la dimensione aziendale, il 68,4% nelle piccole imprese, cioè con meno di 50 dipendenti, quasi il 20% nelle imprese di media dimensione (tra 50 e 249 dipendenti) e circa il 12% in realtà imprenditoriali più grandi.
Il 34%, cioè un terzo delle  opportunità contrattuali, sono posti di lavoro che dovrebbero essere destinati a giovani "under 30"; il 24% riguarderà entrate potenziali di donne, che sono invece meno ricercate nella regione Emilia-Romagna (17,2%) ed in ambito nazionale (15%).

Secondo le Aziende intervistate, però, sulle 39.360 entrate complessive previste, il 23,5% risulta di difficile reperimento, di cui l'11% per mancanza di candidati ed il 9,3% per preparazione inadeguata.   I settori della provincia con maggiori difficoltà di reperimento, sono risultati l'Industria Metalmeccanica, il comparto dell'Edilizia e quelli relativi agli "Altri servizi" ed alle "Altre industrie".

L'esperienza è richiesta nel 62,3% dei casi, come più o meno in regione (62,2%) ed in Italia (64,1%).   I settori che in provincia di Ravenna più richiedono esperienza lavorativa sono la Sanità ed assistenza sociale, le Industrie dei metalli, le Costruzioni, gli "Altri servizi" ed il comparto del "Tempo libero ed altri servizi alle persone".   

Per quanto riguarda  i titoli di studio, la laurea è richiesta per l'8%  del totale dei posti di lavoro previsti dalle imprese nell'anno in esame; in Emilia-Romagna e mediamente in ambito nazionale, i laureati sono un po' più ricercati (rispettivamente 10% e 11%).   Ai diplomati sono riservate il 33% delle entrate programmate in provincia di Ravenna; analoga percentuale per l'Emilia-Romagna (33%), mentre è superiore, seppure di poco, la percentuale di diplomati richiesti in ambito italiano (35%).  Per quanto riguarda gli indirizzi di studio, i  laureati ad indirizzo economico sono in cima alla classifica dei laureati più richiesti nella nostra provincia, seguiti dai laureati con indirizzo letterario, filosofico, storico ed artistico; per gli ingegneri, le imprese segnalano una preferenza per quelli ad indirizzo industriale.   Per i diplomati, sono maggiormente gettonati quelli con indirizzo amministrativo, finanza e marketing, i diplomati in meccanica, meccatronica ed energia e quelli ad indirizzo del turismo, ospitalità ed enogastronomia.   Per le qualifiche di formazione (3 anni) o diploma professionale (4 anni), maggiormente richiesti gli indirizzi nella ristorazione, seguiti dagli indirizzi dedicati al benessere e le qualifiche/diplomi ad indirizzo meccanico.   

Per quanto riguarda le figure professionali, il 13%  delle nuove entrate del 2017 riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, cioè le cosiddette figure "high skill" (quota però inferiore a quella media nazionale e a quella regionale pari, rispettivamente, a 18% e 16%), di cui quelle più richieste sono i tecnici dei rapporti con i mercati, gli specialisti in discipline artistico-espressive ed i tecnici in campo ingegneristico; seguono, sempre nell'ambito delle "high-skill", i tecnici dell'organizzazione e dell'amministrazione delle attività produttive, gli ingegneri e professioni assimilate e gli specialisti in scienze gestionali, commerciali e bancarie.

Fra i profili maggiormente  previsti dalle imprese della provincia di Ravenna, si riscontrano figure a media e bassa specializzazione; per quanto riguarda il gruppo professionale degli impiegati e delle professioni commerciali e dei servizi, che corrispondono al 49 % delle entrate totali programmate per l'anno 2017, spiccano gli addetti nell'attività di ristorazione, nonché gli addetti alle vendite.  Per il gruppo professionale degli operai specializzati e conduttori di impianti (21,4% sul totale delle entrate) al primo posto troviamo i conduttori di veicoli a motore.  

In provincia di Ravenna nell'anno in esame, le figure professionali più richieste riguardano le attività di cuochi, camerieri ed altre professioni legate alle attività di ristorazione; segue il personale  nei servizi di pulizia, gli addetti alle vendite, gli impiegati nell'ambito di segreteria ed affari generali, il personale dedicato all'accoglienza  ed assistenza della clientela e gli operatori nella cura estetica.

 I settori che prevedono più entrate in provincia di Ravenna nel 2017, sono il Turismo e ristorazione (30,3%), il settore del Tempo libero ed altri servizi alle persone (14,8%), le Altre Industrie (10,7%), il Commercio (10%) ed il comparto dei Trasporti e logistica (5,6%).

 

Per maggiori approfondimenti, accedi alla sezione del sito dedicata ai risultati dell'indagine Excelsior.

 

Si ringraziano le imprese del campione che hanno partecipato alle rilevazioni e quelle che continueranno a farlo.

Perché è importante per le imprese-campione partecipare alla rilevazione e compilare il questionario? Perché Excelsior è uno strumento statistico realizzato con finalità di programmazione pubblica e senza scopo di lucro, che consente alle imprese di esprimere quali professionalità vorrebbero che fossero formate dalla scuola e dal sistema di formazione del proprio territorio.   Inoltre, grazie alla collaborazione del mondo imprenditoriale, scuole e studenti avranno uno strumento in più per decidere che percorso formativo intraprendere.

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